Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

Progetto

Piano strategico Catania: città metropolitana

Descrizione

Il LaPoss, in collaborazione con l’ISVI - Istituto per la Formazione e Ricerca sui Problemi sociali dello Sviluppo - ha presentato alcuni contributi nell’ambito del Piano strategico “Catania: città metropolitana” sui temi dell'Accoglienza, orientamento e formazione degli immigrati, su Interventi a favore del disagio giovanile e  delle famiglie, sulla Responsbilità sociale d'Impresa e strumenti di programmazione e, infine, su Il ruolo del Commercio Etico in Sicilia.

Contenuti

Accoglienza, orientamento e formazione degli immigrati: La proposta si basava sulla possibilità di realizzare percorsi informativi e formativi rivolti a extracomunitari regolari presenti nel territorio del Comune di Catania, finalizzati ad un inserimento nel mondo lavorativo maggiormente in linea con le loro attitudini, aspettative e livelli di istruzione, attraverso la creazione di sinergie con i principali attori economici locali. Tra le iniziative proposte, di particolare rilievo l’attivazione di uno sportello di accoglienza e orientamento, volto non solo a informare l’utente, ma a sostenerlo nei rapporti con i servizi presenti sul territorio e la creazione di una banca dati sulla popolazione immigrata e sui servizi disponibili, presenti sul territorio catanese, al fine di migliorare le conoscenze sulle attività economiche, sociali, culturali e religiose degli immigrati, classificare i servizi e permettere l’archiviazione e l’analisi dei dati. Interventi a favore del disagio giovanile e delle famiglie: Il progetto  sulla base dell’esperienza effettuata dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania e dal Laposs, in partenariato con il Comune di Catania (11^ Direzione Servizi Socio-Sanitari - Ufficio Cooperazione Decentrata e Associazionismo) e numerose associazioni di volontariato e cooperative sociali del terzo settore, nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro - Recupero della marginalità sociale e pari opportunità - intendeva consolidare l’esperienza, secondo lo stesso modello organizzativo, sia in termini di interventi, sia in termini di reti attivate, partendo da alcuni risultati fino ad oggi conseguiti. In particolare esso si rivolgeva ai minori e alle famiglie residenti in alcune municipalità del territorio catanese (I, II, IV, V e IX), al fine di realizzare un punto di riferimento e di aggregazione per i ragazzi e per le famiglie; assicurare opportunità di sostegno ai minori e ai giovani di ordine relazionale e culturale, realizzando interventi di carattere socializzante ed aggregante; costruire percorsi di inclusione sociale per ragazzi/e a rischio; favorire un coordinamento fra le agenzie educative e formative presenti sul territorio; rafforzare il sistema dell’istruzione, della formazione e dell’orientamento al lavoro; favorire lo sviluppo di una presa di coscienza dei problemi connessi all’illegalità, al sopruso e all’emarginazione; promuovere scambi interculturali tra gli immigrati e la cittadinanza catanese. Responsabilità sociale di impresa e strumenti di programmazione: La ricerca era finalizzata a comprendere se e quanto i sistemi istituzionali ed economici che valorizzano il capitale umano, il capitale ambientale ed il capitale sociale sono anche i più competitivi nell’attivare le principali leve dello sviluppo locale. Partendo da una breve analisi della competitività del sistema economico della Regione Siciliana, con particolare riferimento alla provincia di  Catania, la ricerca intendeva mettere in evidenza le principali dimensioni alla base dei ritardi accumulati, in termini di sviluppo territoriale, indagando i possibili legami che intercorrono tra competitività dei territori, nuovi strumenti di programmazione, maturità istituzionale e diffusione di pratiche di responsabilità sociale delle imprese. Il ruolo del commercio etico in Sicilia: Il progetto partiva dall’ipotesi che nuove forme di consumo, e in particolare il consumo “etico”, possano costituire un’opportunità di sviluppo   territoriale.  Per prodotto “etico” si vuole fare riferimento ad un bene che, a differenza del più “tradizionale” prodotto del Commercio Equo e Solidale, è il risultato di una serie di lavorazioni, anche industriali e tecnologicamente avanzate, che nell’insieme rispettino criteri di giustizia, equità e sostenibilità ambientale. La ricerca intendeva concentrarsi sul territorio siciliano, che si mostra particolarmente sensibile a modelli che valorizzino la cultura locale e i produttori locali (quali lo Slow Food), al fine di promuoverne uno sviluppo che sintetizzi caratteristiche di “eticità” e “località” attraverso il recupero e la valorizzazione di produzioni locali da parte di imprenditori attenti alle componenti ambientali e sociali (rispetto per il territorio, per il lavoratori…). Scopo del lavoro era creare una rete che, facendo leva sulle sinergie tra attori pubblici e privati, possa dare maggiore diffusione a questo tipo di commercio e dar nuovi impulsi all’imprenditoria locale.

Tempi

2007

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PARTNER

ISVI Istituto per la Formazione e la Ricera sui Problemi sociali dello Sviluppo.