Il progetto Una carovana attraverso il sud è stato realizzato in un’ottica di continuità con le iniziative che il LaPoss ha proposto nel corso degli anni in favore degli immigrati extracomunitari. L’iniziativa si propone di creare uno spazio informale di valorizzazione e scambio di cultura, in cui riproporre l’incontro tra migranti ed autoctoni, e si articola lungo tre direttrici. La prima, denominata “Nessuno è straniero...”, propone la diffusione di informazioni sulla cultura, gli usi e i costumi dei Paesi di provenienza dei nuovi abitanti del territorio catanese, nella prospettiva di uno scambio di identità con la popolazione autoctona. L’accento viene posto sulla dimensione ludica attraverso varie performance (danze tradizionali, giochi, arti marziali, etc..) e proiezione di video ed immagini accompagnate dalla musica, consentendo agli attori coinvolti di vivere uno spazio di approfondimento che permette di passare da suoni di carattere etnografico a suoni di incontro e contaminazione. La seconda direttrice, “Tempi, ritmi, rituali…durante il convivio” si propone di ridisegnare lo spazio antropico in funzione della decodifica delle relazioni tra l'ambiente e le persone che lo vivono, valutandone l'influenza sulla motivazione e sulla costituzione, nonché sulla qualità delle relazioni tra tali soggetti, in riferimento alle moderne teorie psicologiche e sociologiche che studiano gli impatti di attività ludico-ricreative nella gestione dei tempi e degli spazi. La terza direttrice, “Altra cultura…”, si fonda sull’intento di ideare e sperimentare percorsi formativi alternativi, che attraggano e stimolino minori e adulti nel processo di apprendimento, attraverso la costituzione di un canale di comunicazione innovativo e diretto che faciliti trasversalmente anche i contatti con il territorio, in cui è possibile identificare molteplici aree di studio. Le tre sezioni sono sviluppate attraverso la realizzazione di attività uniche, che sottendono obiettivi diversi ma convergenti. Le linee comuni si palesano nella creazione di uno spazio culturale multidisciplinare, non rigidamente strutturato, e per questo potenzialmente fruibile dalle differenti categorie di stakeholder. Il filo conduttore è la metafora del “viaggio”, che può essere interpretato secondo diverse sfumature. Il “viaggio” è la metafora di un percorso che individua differenti tappe geografiche e mentali, e coniugato attraverso le varie exhibition e performance, consente l’identificazione dei partecipanti con la “carovana” immaginaria che lo compie, fornendo la possibilità di costruire un universo simbolico condiviso e definire un canale di comunicazione comune.
Promuovere integrazione/scambio tra culture attraverso il reperimento e la diffusione di elementi culturali caratterizzanti i diversi gruppi etnici presenti nel territorio; Sperimentare modelli innovativi di gestione degli spazi, dei tempi e delle risorse umane nell’organizzazione di contesti formativi e di lavoro, attraverso la creazione di momenti ricreativi e distensivi; Stimolare l’acquisizione di saperi secondo modalità di apprendimento innovative, attraverso l’individuazione di percorsi didattici alternativi.
Il progetto è nato dall’opportunità di valorizzare il patrimonio culturale degli immigrati e di creare spazi, servizi, risorse e occasioni per un effettivo scambio, volto ad una reale integrazione. Successivamente si sono rilevate le problematiche connesse al manifestarsi del fenomeno migratorio di seconda generazione, che rappresenta un evento ancora inedito nel nostro contesto locale. Tale fenomeno, infatti, genera tendenzialmente nelle nuove generazioni la perdita progressiva, parziale o totale, della caratterizzazione etnica e dell’identificazione con il paese d’origine. L’individuazione di uno spazio di incontro - accanto alle iniziative di ricerca e di indagine rivolte al perfezionamento della conoscenza dei fenomeni migratori - è parsa, dunque, una possibilità vincente per leggere i bisogni che la popolazione presenta, attraverso strumenti di valutazione scientifica, propri dell’ambito universitario. Il progetto, in entrambe le sue edizioni, è riuscito a sviluppare le tre direttici su cui era fondato, raggiungendo gli obiettivi previsti. Si sono registrate, tuttavia, alcune difficoltà organizzative e di gestione dei tempi, che hanno portato a rivedere in itinere alcune modalità di realizzazione delle attività previste.
Docenti e studenti dell'Università di Catania, popolazione immigrata ed autoctona, insegnanti ed alunni degli istituti coinvolti.
Dott.ssa Silvana Leonforte; Dott.ssa Rosanna Magro.
Novembre - Dicembre 2006 (I edition); Maggio 2007 (II edition).
LaPoss
Spettacoli musicali e di danza; Predisposizione di itinerari di osservazioni multisensoriali; Reportages di viaggi e mostre; Rassegna cinematografica; Incontri-dibattito; Performances varie; Teatro.
Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania;
Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Catania;
Facoltà di Lettere dell’Università di Catania;
Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Catania;
Assessorato alla Promozione Sociale e all’Immigrazione, Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Catania;
Croce Rossa Italiana;
Ufficio Scolastico Provinciale Catania;
C. D. “Battisti”;
C. D. “Giuffrida”;
C. D. “Malerba”;
I. C. “Manzoni”;
I. C. “Monterosso”;
I. C. “Vespucci”.